Osservazioni alla fine dell’intensivo di Ischia da parte del prof. Paolo Bellavite
27/11/2019
Cerco di descrivere le mie sensazioni durante il trattamento metodo Bertelè.
Le tre terapiste Cristina, Federica e Maja, hanno preso in consegna il mio corpo che già ad un primo esame a vista era evidentemente asimmetrico e un pò barcollante. Ho avuto subito l’impressione che “sapessero cosa fare” per rimettermi a posto, rimediando ai guasti del tempo, dell’incuria e dello stress. Senza perdere tempo si sono date da fare tirando, comprimendo, allungando, centrandomi, toccandomi i punti più dolenti e critici, capivo subito di averne bisogno, anzi che certi dolori del massaggio in certi punti erano necessari per star meglio. Se invece lo stiramento di un braccio mi faceva troppo male erano attente e rispettavano la mia incapacità a seguire le manovre. Così mi sono sentito a mio agio anche quando mi hanno sottoposto alla tortura di star seduto ad angolo retto per tempo che non finiva mai, ma sentivo che erano competenti e giustamente “autoritarie”. Confesso che preferivo i momenti dei massaggi e il migliore è stato quando una mi teneva la testa premendo sui punti “giusti” e le altre due stiravano i piedi e le dita. Ho percepito fisicamente la cura con cui agivano e si coordinavano, e ho avuto la sensazione di essere come sospeso fuori dal tempo e dallo spazio. Mi sono ben reso conto della fortuna o del privilegio di avere tre terapiste che allo stesso tempo mi “curassero” rimuovendo i blocchi fisici ma soprattutto posturali nel senso più ampio del termine. So bene che è una esperienza unica, anche se, spero, non irripetibile.
Un grande grazie alle tre Grazie! e certamente anche a chi ha costruito il metodo e a tutta la organizzazione che permette la sua attuazione!
Ora mi sento più “centrato”…
Paolo Bellavite