Ho pensato di riportare le risposte date dai ragazzi perché rileggendole tutte mi ha molto colpito la loro sincerità, la capacità di introspezione, maturità e ho ritenuto importante che fossero conosciute, pur in forma anonima, dai genitori, non solo i loro, che hanno figli a cui è stata diagnosticata una patologia vertebrale. Un’altra riflessione è che, per avere risposte non banali, bisogna porre domande non banali.

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