ESPERIENZA INTENSIVO SETTEMBRE 2019

Inizio da qui: dalla sensazione di “pienezza”, ancora presente, che mi hanno lasciato i trattamenti durante l’intensivo su di me.
Sono Giovanna Ferrario, faccio la fisioterapista dal 1983.
La formazione al Metodo Bertelè, iniziata nel 2002, mi ha permesso di scegliere la libera professione, di scegliere come “essere” fisioterapista, dopo aver fatto esperienza lavorativa in ospedale e in strutture convenzionate.
Collaboro con la dr Bertelè nell’insegnamento e partecipo all’intensivo Adolescenti a Merate
( sono ormai “storica”!).
Ogni situazione dolorosa, ogni momento di sofferenza, ogni trauma nella mia vita, hanno lasciato una cicatrice sul mio corpo e nella mia anima.
Esiste un’antica Arte giapponese : il Kintsugi
I maestri di quest’ arte riparano le crepe di un vaso rotto mettendole in evidenza con l’oro anziché cercare di nasconderle.
Il vaso diventa così più prezioso, mostra la sua fragilità, ma anche la forza di resistere
Ecco, è proprio così: ogni ferita mi ha lasciato una cicatrice, mi ha reso più consapevole e più forte.
Durante questo 3° anno di formazione al Metodo Bertelè, sono stata “dall’altra parte”, come paziente
E’ stato impegnativo lasciare il ruolo di terapista e di insegnante, ma facendolo ho potuto affidarmi davvero!
Ho riconosciuto l’importanza fondamentale che ha avuto Afra, come si è” posta” e ha guidato i trattamenti
E’ stato un grande regalo averlo sentito e provato su di me, un valore aggiunto al cammino di comprensione e di crescita anche come terapeuta .
Afra è stata come un direttore d’orchestra: ha saputo accordare e far suonare insieme ogni strumento.
Percepivo unità nella diversità e anche il mio corpo si è affidato a quelle mani e ho potuto permettermi di avere fiducia, fiducia in ciò che il corpo mi stava dicendo.
Mi sono sentita in “ buone mani”
Vi consegno le emozioni di quei momenti:

MANI. Mani che mi sfiorano, che mi toccano…diverse eppure “insieme” a lasciare messaggi.

E la mia pelle, i miei muscoli, il mio corpo lasciano entrare le sensazioni

Ed è un risveglio di emozioni … e di ricordi.

SILENZIO. Un silenzio “pieno”, un silenzio di ascolto, di presenza, di non giudizio …che mi permette di stare lì..di esserCi.

Di stare nel corpo.. in ASCOLTO.. e c’è anche il dolore della contrattura e quello NELLA contrattura, incarcerato….

E quelle mani a cui posso affidarmi perché mi sento “ accolta tutta”aiutano a rivelare le ferite, tutte le mie ferite, sul corpo e nel corpo, in profondità

Ferite sigillate o ancora aperte, che mi chiedono di essere Accettate, Guardate, Ascoltate, Curate perché possa Trasformarle

Cicatrici che raccontano chi sono

E poi ecco,accade…LASCIO….si fa strada una sensazione di leggerezza

Sento la libertà di essere ciò che sono

Stupore..LUCE che mi accompagna

Porto con me questo “miracolo”, che è potuto avvenire grazie alle persone che hanno saputo accogliermi, rispettare il mio dolore e tenermi nelle loro mani per aiutarmi a fare un altro passo verso l’Armonia